Riflessi d’acqua
Quando propongo la resina, come soluzione di rivestimento, mi rendo conto che c’è una grande confusione anche tra gli addetti ai lavori. Per questo motivo ho deciso di entrare nello specifico e dedicare degli articoli che in qualche modo riescano a fare chiarezza.
La resina in realtà è un veicolo, un mezzo di trasporto, un aggregante, in base alle proporzioni nelle quali si presenta il suo vestito cambia. Nello stesso tempo cambiano anche i modi di applicazione con risultati completamente diversi. In questo articolo mi sono concentrata sulla resina a colaggio della Gobbetto: la Poliepo.
La Poliepo è una resina epossidica bicomponente non si applica con la spatola ma viene effettivamente colata sulla superficie da trattare. E’ antigraffio, calpestabile e molto lucida. E’ esente da solventi duri e con certificazione alimentare. Consente inclusioni con spessori fino a due centimetri per ottenere effetti tridimensionali e trasparenti come l’acqua.
Essendo molto liquida e richiedendo uno spessore per esaltarne la brillantezza ha bisogno di essere applicata in piano e possibilmente contenuta. Quando si applica sul pavimento le pareti della stanza fanno già da contenitore, su un piano o un tavolo è opportuno creare una parete contenitiva applicando uno nastro adesivo che verrà rimosso dopo 24h.
I risultati sono sorprendenti e di grande effetto. Nel prossimo articolo in contrapposizione a questo aspetto della resina un effetto molto simile al cemento con l’utilizzo dello stucco.
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